Blog di interesse enologico, con degustazioni e note di viaggi alla ricerca di aziende vinicole ed approfondimento su vitigni e terroir, caratteristiche ambientali e pedoclimatiche.
mercoledì 14 febbraio 2018
I BAROLI DELL'AZIENDA SORDO DI CASTIGLIONE FALLETTO
La storia dell’Azienda Sordo comincia all’inizio del ‘900, al tempo di nonno Giuseppe, quando esisteva solo una cascina classica di Langa, di poco più di un ettaro e mezzo a Castiglione Falletto. Col figlio Giovanni, frutta e bestiame non bastavano più, c’era la voglia di fare il vino e, da allora, appunto, con grande lungimiranza e capacità di selezione sono state acquistate tante terre in un momento poco favorevole per il Piemonte quando tutti vendevano le terre e Giovanni comprava e produceva le sue prime bottiglie di vino. Dal 2001 la cantina è guidata dal figlio, Giorgio Sordo. In sedici anni di attività la vigna ha oggi una superficie di cinquantatré ettari spalmati nelle aree comunali di Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba, Monforte d’Alba, Barolo, Novello, La Morra, Verduno, Grinzane Cavour e Vezza d’Alba e può produrre, quindi, i fantastici 8 Crus di Barolo, vini prodotti ciascuno da un terroir unico e diverso.
Dal punto di vista tecnico l’Azienda Sordo dagli anni novanta si è avvalsa della collaborazione esterna dell’Enologo Armando Cordero, oggi non più tra noi, che ha impostato la produzione verso una alta qualità: separazione delle uve in cantina e scelta di usare solo le botti grandi.Una serata di degustazione delle otto tipologie di Barolo è stata organizzata ad Onav Milano con una impostazione data alla serata dal Presidente Intini riguardante soprattutto l’analisi del terroir delle diverse zone di produzione e, quindi, la degustazione delle varie tipologie di Barolo.
La storia delle Langhe è, infatti, iniziata 130 milioni di anni fa, quando l’intera zona costituiva il mare Padano. La regione del Barolo puo essere schematicamente divisa in due zone: a sinistra il territorio giovane risalente al Tortoniano, a destra il più vecchio, risalente all’Elveziano. Ci sono anche zone intermedie ma le più antiche in assoluto dal punto di vista geologico risultano essere: Monforte, Serralunga e Castiglione Falletto.Per la degustazione è stata scelta l’annata 2013, annata complessa con un inverno caldo e asciutto, un freddo marzo con le vigne coperte dalla neve e con un germogliamento indietro di 2 settimane ma con un periodo felice, senza precipitazioni, durante l’ allegagione. Poi, grazie ai mesi soleggiati di settembre ed ottobre si sono raccolte uve con una bella concentrazione di polifenoli e tannini. Quindi, in complesso, un’ ottima annata.
I vini degustati sono 8 Crus, vini con tannini importanti che hanno ancora bisogno di affinamento. E’ possibile, quindi, una panoramica di diversi tipi di Barolo da aree di diversa origine geologica.
Degustazione:
1) Barolo Monvigliero 2013
È un vino prodotto da un piccolo vigneto di Verduno, estremo nord della Langa di Barolo con territorio ricco e asciutto composto da marne chiare, terreno sciolto con sabbie, non molto compatto, risalente al Tortoniano. Ci aspettiamo un vino elegante, verticale privo di tannini forti. Le vigne di 35/40 anni d’età sono esposte a Sud, Sud-Est.
Colore elegantissimo.
Naso: floreale, un fiore secco e appassito molto gradevole, con percezione fruttata e acidica e note di marasca, prugna, leggera speziatura. Chiodo di garofano e sottile balsamicità. Pulito ed elegante, franco.
Bocca: vino morbido ed elegante, quasi pronto da bere, piacevole, tattile. Il gusto è vivo, si arrotonda, e diventa amabile per la sua persistenza e pulizia. Frutto di terreni che producono soprattutto florealità ed eleganza.
2) Barolo Ravera 2013
Da un vigneto a 450 metri s.l.m. ed esposto a Sud, Sud-Est, su terreno sciolto del Tortoniano su strati di marne grigio-bluastre.
Naso: piu secco, con note balsamiche del legno, percezione pepata e mentolata, più aggressivo e verticale del precedente. Alla rotazione dona un impatto potente con florealità meno sottile e note di frutto maturo più accentuate.
Bocca: molto diverso dal precedente, con maggior vigore e potenza. Vino che presenta forza e energia nei tannini da struttura marnosa bluastra. Finale leggermente più amarotico. Meno verticalità ma più struttura.
3) Barolo Gabutti 2013
Gabutti è una delle più prestigiose zone di Serralunga d’Alba, protetta dal vento, su terreno del periodo Lequio, epoca antica e complessa con marne argilloso - calcaree non compattissime e con ottimo microclima. Dovrebbe darci un vino di struttura con energia, potenza ed eleganza.
Naso: forte e spallato, con struttura organolettica energica e potente, floreale tendente al marmellatoso, meno ampio ma molto ricco e intenso; si percepiscono sentori di: terra, pepe nero, humus e energia, grafite, tostatura, caffè, note che virano al tabacco.
Bocca: grande vino, intenso e quasi masticabile, tattile con tannini fini ma percettibili, sapido che si impadronisce di tutto il cavo orale con una gradevole sensazione di liquirizia nera; finale molto lungo con una percezione amarotica di rabarbaro.
Uno dei primi vini prodotti dall’azienda, uno dei vini più premiati.
4) Barolo Parussi 2013
È un vino prodotto da vigneto situato nei pressi della cantina, nel comune di Castiglione Falletto, su terreni di marne chiare con argilla e calcare e buona presenza di sabbia. Terreno Elveziano cioè antico.
Vigna che gode di un’eccellente esposizione, Ovest, Sud-Ovest.
Naso: straordinario, mentolato, con note di frutto rosso, balsamicità, ribes e liquirizia. Molto diverso dai precedenti e molto elegante. Alla rotazione si presenta sottile, verticale, pulito con una bella nota di legno aromatico e grande balsamicità.
Bocca: equilibrato, piacevole, rotondo e garbato, denota una grande armonia tattile e un tannino garbato.
Una bella florealità finale e una bella persistenza, legate all’ armonia di tannini eleganti, lo rendono uno del Baroli migliori.
5) Barolo Rocche di Castiglione 2013
Da Castiglione Falletto, uno dei più importanti crù, in terreno Elveziano, con terreni argillosi con grande ricchezza di ferro.
Naso: Naso importante con energia e sentori di pepe nero, intenso ed orizzontale, con molta liquirizia, frutto macerato, floreale da viola appassita quasi tattile. Note di grafite e terra. Alla rotazione con eleganza si apre nel sentore di tabacco, di intensa macerazione.
Naso intenso, complesso e bellissimo.
Bocca: imponente e ricchissimo in bocca con struttura, eleganza e grande potenzialità. Il tannino affonda e porta con sé un gusto mentolato e persistente. Nel finale il palato rimane pulito e secco.
Grandissimo crù di Castiglion Falletto, il cuore dell’energia dell’Elveziano, periodo di rocce antiche.
6) Barolo Villero 2013
Vigna su suolo argilloso-sabbioso, calcareo, composto da marne grigie, argille brune e sabbie grigie di origine marina, di periodo Elveziano con ricchezza di ferro. Come zona, vicino al vino precedente.
Naso: mentolato, con note floreali e connotazioni balsamiche; bella eleganza e minore struttura del precedente.
Bocca: fresco e tannico, bella liquirizia allo stato puro, intenso, amarotico e molto gradevole. Lunghissima persistenza, cioccolato, caffè e cacao. In bocca più importante che al naso.
Anche questo vino notevole.
7) Barolo Monprivato 2013
Uno dei vigneti top del Barolo su terreni Elveziani, calcarei e di marna bluastra di origine marina.
Zona di antica denominazione che produce da tempo vini di eleganza e struttura, zona di antica storia geologica e di grande esposizione.
Naso: pasticceria gradevole e grande florealità, con frutti rossi e lampone, alla rotazione morbido, elegante, burroso e piacevole, eccellente sentore di mentolato, di
pepe bianco, chiodo di garofano, noce moscata. Eleganza assoluta. Molto diverso dagli altri.
Bocca: rivela un equilibrio assoluto, una tattilità elegante; mostra morbidezza e viscosità, vino eccellente.
Barolo di equilibrio ed armonia, diverso da tutti.
Si tratta del prodotto di un crù straordinario, una delle aree più famose del Barolo con una presenza calcarea che favorisce l’eleganza del vino. Eccellente, il migliore.
8) Barolo Perno 2013
Da terra rossa marnosa in zona più compatta con connotazione argillosa e presenza di roccia, sassi, argilla e sabbia; terra rossa con ferro del periodo Elveziano. Ci aspettiamo un vino forte e strutturato.
Naso: energia, tattilità olfattiva, alla rotazione traccia animale, carne macerata e cuoio, tabacco.
Vino molto maschio, con sentori di prugne nere, pepe nero.
Bocca: liquirizia, polverosità, pepe, tannini potenti e gradevoli. Vino generoso e tattile. Ottima annata.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento