domenica 29 ottobre 2017

LA CULTURA DEL VINO IN AUSTRIA

LA CULTURA DEL VINO IN AUSTRIA

Durante la serata di degustazione dedicata alla viticoltura austriaca presso Onav Milano, Willi Klinger, direttore dell’ Austrian Wine Marketing Board ci ha simpaticamente raccontato la storia dello sviluppo enologico del suo paese, soprattutto in seguito a quella che fu definita “ la rivoluzione dell’ottantacinque”, quando, dopo un periodo non favorevole per la vinicoltura, ebbe inizio una sorta di svolta produttiva e commerciale per la scoperta che gli esperti di tutto il mondo fecero e cioè che alcuni dei più grandi bianchi erano prodotti da vitigni coltivati in Austria, soprattutto lungo il Danubio, dove il Riesling ha sempre trovato un habitat naturale sulle ripide terrazze sul fiume e il Grüner Vertliner ha sempre prosperato su terroir calcareo con una particolare e rara base di sedimento di loess di origine eolica.
Per trent’anni, poi, si è verificato un grande impegno da parte dei produttori di vino, nelle regioni storiche di viticoltura, estese nella parte est del paese, in particolare nelle quattro macrozone vocate ma, al tempo stesso, diverse per tipologia del terreno e condizioni microclimatiche:
il Danubio, il Wenviertel, la Pannonia e la Stiria.
Oggi la superficie vitivinicola in Austria è di quasi 50.000 ha. coltivati da ben 32.000 vignaioli che producono 2,5 milioni di ettolitri di vino.
Certo, afferma Klinger, ancor oggi la situazione climatica favorisce i vini bianchi che costituiscono due terzi della produzione, mentre i vini dolci beneficiano della botrytis cinerea che si crea in autunno nei pressi di fiumi e laghi, ma la gamma dei vini prodotta in Austria è ora decisamente variegata, e, come tiene a sottolineare Vito Intini, durante la degustazione della serata, ciò che stupisce sono i vini rossi che si mostrano di livello e di qualità.
La cultura del vino è molto sviluppata in Austria, la superficie vitivinicola austriaca è di quasi 50.000 ha. I vigneti vengono coltivati da 32.000 vignaioli.
In Austria esistono numerose Weinstrassen (strade del vino); le più note si trovano nella Burgenland, nel Niederösterreich e in particolare nella regione della Stiria. Autentici itinerari dedicati a questa bevanda per una lunghezza complessiva di oltre 250 km; i percorsi consentono di attraversare città come Graz, borghi e località come Klock, Furstenfeld, Bad Radkersburg e sostare su morbide colline ricoperte di vigneti dove pullulano i Buschenschenken, ovvero i tipici agriturismi austriaci, dove degustare e assaporare vini locali oltre a prodotti gastronomici.
La situazione climatica favorisce i vini bianchi che costituiscono due terzi della produzione, mentre i vini dolci beneficiano della botrytis cinerea che si crea in autunno nei pressi di un ampio lago, il Neusiedler See.

La gamma dei vini prodotta in Austria è decisamente variegata, tuttavia c'è una caratteristica costante che li distingue dagli altri vini internazionali: la freschezza aromatica abbinata alla piena maturazione fisiologica dell´uva. Non c'è altro posto al mondo dove i vini freschi sono così compatti e concentrati, i vini opulenti tanto agili e scattanti. Soprattutto i vini bianchi hanno riscosso grande successo in tutto il mondo
Le aree destinate alla vite si sono oggi ridotte a vantaggio della qualità del prodotto finale. La produzione è ricavata per la maggior parte da uve monovitigno di circa 25 varietà diverse, quasi tutte bianche per la verità. La gradazione media dei vini austriaci si aggira intorno agli 11-12 gradi, ma ve ne sono alcuni che raggiungono i 13-14. Il vitigno più diffuso è il Grüner Veltliner, un bianco della zona di Vienna, nella Bassa Austria. Viene vinificato come Qualitätwein, poco invecchiato e dal sapore speziato. Ha una gradazione che fluttua dai 9 gradi per i bianchi agli 8 per i rossi. Il Grüner Veltliner va d’accordo con molte pietanze, raffinate o semplici. Vinificato invece come vino dolce senza aggiunta di succo d’uva, ovvero Prädikatswein, può invece invecchiare per molti anni.

Il più famoso Riesling x Sylvaner, più conosciuto come Müller Thurgau, è un vitigno creato alla fine dell’Ottocento mediante alcuni incroci; si tratta di un vino fresco, favorevole alla stagione estiva con un leggero gusto di noce moscata e con un colore variabile dal bianco carta al paglierino.

Esiste poi il Rheinriesling, il Riesling renano, apostrofato in genere come il re dei vini bianchi. È tipico soprattutto della regione del Donauland e di Vienna. Questo preparato si concede ad un buon invecchiamento oltre ad offrire una discreta acidità e un retrogusto amarognolo e asciutto.
Completamente diverso è invece il Welschriesling, dal colore che va dal giallo oro all’ambrato, con un aroma fruttato e delicato, un sapore quasi morbido; va gustato molto giovane. Il Sauvignon Blanc viene prodotto nella Stiria meridionale e nelle zone del Neusiedlersee; anch’esso viene monitorato soprattutto nel suo grado di acidità e nel saper conservare un gusto fruttato. La Stiria è anche la regione dello Schilcher, un rosato o rosso chiaro, secco, ma leggero e un po’ acido e il bianco Gewürztraminer. Esiste anche il Morillon ovvero lo Chardonnay in salsa austriaca che propone due varianti: quella diciamo più tradizionale e rustica che mantiene un aroma forte, decisivo e una certa acidità; l’altra che, attraverso specifiche procedure, viene edulcorata per offrire un gusto più leggero e meno aspro.

I rossi sono una prerogativa del Burgenland, o meglio da lì si dice vengano quelli migliori. Ve ne sono di diversi tipi come il Blaufränkisch, il Beerenauslese, il Trockenbeerenauslese. Il primo viene descritto come un rosso sapido, con forti note speziate ideali per le serate invernali; gli altri due sono vini dolci ottenuti da acini colpiti da muffe particolari in grado di favorire la perdita d’acqua nell’acino e dunque l’accumulo di zuccheri. Il vitigno rosso più diffuso in Austria sembra essere lo Zweigelt, in particolare il Blauer Zweigelt, un incrocio fra il St. Laurent e il Blaufränkisch; l’aroma è ricco e il gusto pastoso da accompagnare con carne e formaggi. Non va poi dimenticato il novello a semifermentazione commercializzato soprattutto in autunno, lo Sturm; vino leggero dal gusto gradevole, ma dal tenore alcolico medio alto.

Oltre a bar e ristoranti un locale alternativo per buone degustazioni è l’Heuriger, una sorta di taverna o osteria. In passato era un luogo attiguo alle cantine che il produttore apriva al pubblico per la degustazione di vini prima di un eventuale acquisto. Per tutti gli appassionati, ma non solo, l’Austria rappresenta dunque un piccolo paradiso enologico; non resta che dire: Prosit!

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