domenica 28 febbraio 2016

MERAVIGLIOSO RIESLING DELLA MOSELLA

I Riesling della Mosella dell’Azienda Raimond Prumm

Esiste una sintonia particolare tra il terroir della zona della Mosella e il suo vitigno principe, il Riesling.
La Valle della Mosella, uno degli affluenti principali del Reno, in Germania, si estende da Coblenza a Treviri e si snoda tranquilla e adagiata sul fiume, con piccole colline rocciose coltivate a vigneto da tempo immemorabile.
L’importanza di questa area era già stata rilevata dai Romani e, in seguito, apprezzata da Carlo Magno, quando, in epoca medievale, i vini prodotti in questa regione fluviale, dal clima mite e arioso, gareggiavano già per importanza con quelli borgognoni.
L’area vitivinicola di Treviri, in particolare, è da sempre caratterizzata da una situazione pedoclimatica straordinaria per altitudine, ottima esposizione, ricchezza di luce e per la presenza di una brezza fresca e costante che permette all’uva di maturare lentamente e arrivare al suo apice nei mesi di ottobre e novembre, pronta per una vendemmia tardiva.
Fondamentale qui è la natura del terroir che, strappato dal fiume alla roccia e modulato in ampie anse nel corso dei secoli, ha creato un paesaggio con caratteristiche assolutamente uniche per la sua composizione vulcanica e per la ricchezza di ardesia stratificata in scisti asfaltate che sono gli elementi fondamentali per la produzione di un Riesling ricco di profumi e sapori minerali tali da renderlo unico al mondo e in grado di mantenere, anche a maturazione raggiunta, un livello di acidità elevato che ne permette un lungo invecchiamento.
Il terroir di queste terre ha tratto origine da fondo marino compattato e caratterizzato da grandi masse laviche portate in superficie in maniera verticale, creando colline dai 350 ai 150 metri dal terroir diverso a causa della miscela di lava ed altri minerali presenti nella zona quali ferro, rame e idrocarburi che si mescolano all’ardesia e mutano la miscela geologica del terroir stesso. Cambia, quindi, anche la tipologia dei vini che si producono: l’ardesia blu, ricca di rame, produce vini di struttura e ricchi di fragranza, le ardesie nere e grigie con contenuti metallici e calcarei creano vini dai sentori raffinati ed eleganti, le ardesie rosse, di grande sostanza ferrosa, danno vita a vini speziati con grande ricchezza aromatica.
Se si aggiunge che le ardesie, in questo clima freddo, accumulano il calore del giorno e lo restituiscono ai vitigni e che un grande strato nebbioso nei pressi del fiume spesso si stende su tutta la zona ed è l’artefice della presenza della Botrytis, si capisce come in questa zona, proprio grazie al terroir ed alla presenza del fiume, le condizioni siano praticamente uniche e irripetibili atte a creare una delle aree vinicole più vocate del mondo.
Qui il Riesling, vitigno di alta acidità e dalla maturazione lenta e tardiva può godere dell’escursione termica e produrre vini con un ph molto basso e un buon tenore glicerino, adattandosi perfettamente a queste non facili condizioni climatiche.
Il vitigno Riesling è al 60% il più coltivato, ma qui si alleva anche il Pinot Bianco.
In questi terreni non ha mai attecchito la filossera e le viti sono ancora oggi franche di piede. Le rese sono basse e la mineralità di questi vini è molto netta. La resa per ettaro è, in media, di 25 quintali.
L’Azienda Prum fu fondata nel 1911 e, da allora, ha portato il prestigio della sua produzione a livelli internazionali. I suoi vigneti, per la maggior parte a piede franco sono tutti in posizioni eccezionali nella Mosella centrale.
Il nome Prüm è sinonimo di produzione di vino di altissima qualità in Mosella da numerose generazioni. La famiglia coltiva vigneti nella regione già dal 1156.
Raimund Prüm alias " Prüm il rosso" ha ereditato i vigneti nel 1971 e da allora ha modernizzato la cantina e sviluppato i vigneti che si trovano nella Mosella centrale e ricoprono circa 13 ettari.
Grande serata, all’insegna del tutto esaurito, quella di martedì 23 febbraio 2016, organizzata da Onav Milano per la degustazione dei famosi Riesling della Mosella prodotti da Raimond Prum e presentati da Vito Intini e dallo stesso produttore.
In degustazione:
Bernkasteler Graben, Riesling Kabinett trocken 1994
2) Vision Riesling Troken Mosel 2001
3) Bernkasteler Lay “Grand Ley” Riesling GG trocken 2012
4) Wehlener Sonnenuhr “Devon” Riesling GG trocken 2012
5) Wehlener Sonnenuhr “Alte Reben” Riesling GG trocken 2004
6) Wehlener Sonnenuhr “Alte Reben” Riesling GG trocken 2012
7) Graacher Dompropst Riesling Auslese Fass 7 2003
8) Ürziger Würzgarten Riesling Auslese 2006
Terza serata italiana per Raimond Prum che, dopo Genova e Bergamo, ha affascinato il pubblico milanese.
Si inizia con un Bernkasteler Graben, Riesling Kabinett trocken 1994, dal colore dorato, con naso molto intenso e minerale e, data l’annata, con qualche sentore di idrocarburo; si tratta di un vino semplice che è maturato in fusti di legno e riposa sui lieviti per molti mesi e che si manifesta in bocca con un impatto secco e gradevole.

Un gran vino è definito il Vision Riesling Troken Mosel 2001, prodotto dallo stesso vigneto del precedente ma molto più complesso perché con fermentazione di due anni e giacitura sui lieviti di altri due anni. Si tratta di uno Spatlese con vendemmia lunga e lenta e vinificazione molto accurata, cui non viene aggiunto zucchero e che subisce un passaggio in botti da mille litri, tipiche di questa zona della Mosella.
Si attuano qui tecniche di vinificazione particolari perché il clima non aiuta la fermentazione che procede con molta lentezza. La cucina del territorio è agrodolce, a base di carni suine e la struttura rilevante del vino bianco rende possibile l’abbinamento con la carne di maiale.
Il Bernkasteler Lay “Grand Ley” Riesling GG trocken 2012 è dorato, elegante al naso e con sentori di mandarino, molto garbato e con connotazione di pasticceria. In bocca è affascinante con struttura persistente, armonico ed estremamente secco, bel vino con bella acidità.
Il Wehlener Sonnenuhr “Devon” Riesling GG trocken 2012, maturato in acciaio è un vino definito GRANDISSIMO.
Al naso molto intenso con bella nota piacevole di frutti tropicali e in bocca grande corpo e struttura potente e ricca; con sentori di mela, grasso e burroso e con grande acidità; 12,30 gradi.
Il Wehlener Sonnenuhr “Alte Reben” Riesling GG trocken 2004 oldwine, da vigneto del 1842, vigneto storico in zona rocciosa che crea questo vino più complesso. Si tratta di una delle vigne più famose in Germania e una delle più importanti del mondo.
Vino rotondo, grasso e burroso sia al naso che in bocca con grande nota minerale e sentore lieve di idrocarburi. Ottimo in bocca e rotondo con percezioni di mela cotogna, mela gialla e prugna. Ricco, lunghissimo e persistente.
Ottimo con carni bianche di bella struttura.
Il Wehlener Sonnenuhr “Alte Reben” Riesling GG trocken 2012 dallo stesso vigneto di 125 anni franco di piede con piante magre e rarefatte, ma vino con otto anni in meno.
Al naso meno maturo e meno grasso ma sempre molto elegante, con sentori di pesca bianca e di un bel floreale, in bocca dolce e piacevole anche se meno potente ed evoluto del precedente.
Possiede un’acidità quasi frizzante, una bella grassezza e regala un finale verticale più vivo e fresco del precedente.
Il Graacher Dompropst Riesling Auslese Fass 7 2003
Da annata caldissima, vino auslese non con Botrytis ma da uve mature. Un vino da sole, al naso interessante con bella eleganza olfattiva e con note zuccherine e marmellatose, grasso e burroso. Bella acidità e nota amarotica
In bocca dichiara tutta la sua piacevolezza con acidità e nota di cioccolato e cacao. Ottimo.
Buono per fois gras e patè.
Il Ürziger Würzgarten Riesling Auslese 2006
Da vigneto più pendente con ardesie rosse metalliche che è caratterizzato da una speziatura straordinaria, creato in zona vicino alla Mosella con molta Botrytis. Vino speziato da uno dei vigneti più belli del mondo con naso minerale e finezza straordinaria.
Il primo impatto è la spezia, con una nota mentolata che viene dall’ardesia rossa.
Speziato, balsamico, complesso e ricco.
In bocca minerale e complesso con Botrytis finale persistente . Vino straordinario, da convivialità che può durare e migliorare in 50 anni.








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