domenica 26 gennaio 2014

IL GALLO NERO STA CRESCENDO

Cambia il marchio del Gallo Nero e, in quello nuovo, il Gallo è raffigurato più possente e dominante sulla scena.
E cambia anche la produzione del Chianti Classico che dal 1925 prevedeva solo due etichette : Chianti Classico e Chianti Classico Riserva.
Col disciplinare del 2013 è nato il Chianti Classico Gran Selezione che sarà messo in vendita quest’anno, nel luglio 2014, col vino del 2010 dopo controlli organolettici e un invecchiamento di 30 mesi e che sarà l’eccellenza della produzione e ne rappresenterà una percentuale tra il 5% e il 10%.
Quindi:
Chianti Classico
Chianti Classico Riserva
Chianti Classico Gran Selezione
Una scala di qualità che vede in cima alla denominazione Chianti Classico una nuova eccellenza interamente prodotta con uve del Gallo Nero.
"Gran Selezione" rilancerà un Chianti Classico diverso dagli altri e con mezzo grado in più di alcol, secondo il nuovo disciplinare. Altra grande novità è l’obbligo di dimostrare che l’uva è stata coltivata, raccolta, vinificata e imbottigliata dalla stessa azienda.
Con un affinamento più lungo, al minimo di 30 mesi di cui almeno 3 di affinamento in vetro, si spera di proporre un prodotto di maggiore qualità e raggiungere un pubblico sempre più ampio.
Uno dei più importanti simboli del Made in Italy è stato oggetto di un restilyng che si spera sia sostanziale e non solo di facciata.
Il Gallo Nero è lo storico simbolo del Chianti adottato come marchio per il vino Chianti Classico dal Consorzio che raggruppa i produttori e che ne tutela l’immagine.
Nacque come simbolo della Lega del Chianti, una sorta di giurisdizione militare creata dalla Repubblica del Marzocco nel 1384 in funzione antisenese e che comprendeva in origine i comuni di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti e Radda in Chianti.
Nel 1716 il Granduca di Toscana, Cosimo III emanò un vero e proprio primo disciplinare decretando che i prodotti di Gajole, Castellina e Radda potessero chiamarsi “Vini del Chianti” ed in cludendo nella zona anche una parte del Comune di Greve.
« ...per il Chianti è restato determinato e sia. Dallo Spedaluzzo fino a Greve; di lì a Panzano, con tutta la Podesteria di Radda, che contiene tre terzi, cioè Radda, Gajole e Castellina, arrivando fino al confine dello Stato di Siena..... »
I confini del Chianti Classico corrispondono più o meno a quelli fissati dal bando del Granduca di Toscana nel 1716, epoca in cui, per la prima volta nella storia vinicola, un documento legale prevedeva la delimitazione di un’area di produzione, anticipando di oltre 200 anni ogni altra iniziativa del genere nel mondo.
La scelta del Gallo Nero come simbolo rappresentativo del Consorzio dei produttori ha origini antichissime come attesta la tradizione e vale la pena ricordare l’antica storia della nascita di tale stemma.
La tradizione vuole che nel Medioevo le città di Firenze e Siena rivendicassero, ricorrendo spesso alle armi, il controllo su questo preziosissimo angolo di Toscana, ma entrambe, stanche di battaglie, decisero di regolare la questione con un singolare e pacifico arbitrato.
Infatti, le due città si accordarono di affidare la delimitazione dei loro confini contesi ad una sfida pacifica tra due cavalieri uno in rappresentanza di Firenze e l’altro di Siena. La prova cavalleresca prevedeva che il confine sarebbe stato fissato nel punto dove i due cavalieri si fossero incontrati partendo al canto del gallo dalle rispettive città.
I senesi scelsero un gallo bianco e lo nutrirono con cibo prelibato,convinti che all’alba avrebbe cantato più forte, invece, i fiorentini, scelsero un gallo nero che tennero volutamente a digiuno.
Il giorno della prova il gallo nero fiorentino, affamato, iniziò a cantare molto prima dell’alba, mentre quello bianco senese, sazio,dormiva tranquillo.
Così, il cavaliere fiorentino al canto del gallo iniziò la sua corsa al galoppo, mentre quello senese dovette aspettare ancora prima che il gallo bianco cantasse: il risultato fu che i due cavalieri si incontrarono a soli 12 km dalle mura di Siena e così la Repubblica fiorentina potè annettersi la quasi totalità dei territori del Chianti, area geografica di 70 mila ettari di superficie dove si produce il vino Chianti Classico che ha caratterizzato l’economia e anche il paesaggio della zona.












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