martedì 24 giugno 2014

FIANO E AGLIANICO, VITIGNI DEL SALERNITANO

La DOC Cilento comprende la provincia di Salerno, in particolare una vasta area che si sviluppa a sud est del capoluogo.Si tratta di una zona composita in cui si trovano zone marittime, di macchia mediterranea ed altre decisamente più appenniniche, fino al Parco Nazionale del Cilento.L’area di produzione si estende su circa 70 comuni su una ampia area dove sono nate e si stanno ingrandendo circa una trentina di aziende di piccole e medie dimensioni con proprietà viticole molto frammentate.
Due le aree vinicole più vocate del territorio, la Costa di Amalfi ed il Cilento, dove i vini prodotti, se bianchi, risultano generalmente caratterizzati da un buon equilibrio, con sentori fruttati al naso e una bella sapidità in bocca, freschi e gradevolmente acidi, mentre i rossi, si presentano come vini caldi ed avvolgenti. Nella Costa di Amalfi oggi è Furore la zona più vocata per la produzione di vini bianchi sia beverini che di grande struttura ; Il Cilento è, più a sud, zona più ampia che si estende su un’area che va dalla piana del Sele all’alta collina cilentana dove il clima è ancora influenzato dal mare e la terra è calcarea.
L’area più vitata risiede nelle giaciture argillose e sabbiose che si ritrovano intorno alla costa fino alle colline dove esiste un tipo di terroir particolare, chiamato “flisch cilentano” termine che definisce un terreno argilloso-calcareo con argilla,arenaria e marna, sedimentato a stratificazioni perché, specie nelle zone vicino alla costa, è dovuto al ritiro del mare; l’allevamento è a guyot e l’ esposizione è sud-ovest, sud, nord-ovest.
L’agricoltura del Cilento,che, nel secondo dopoguerra era stata impostata come zona di produzioni estensive, aveva allora privilegiato le coltivazioni di vitigni nazionali e tradizionali quali Barbera, Sangiovese e Montepulciano per i rossi,Trebbiano e Malvasie per i bianchi;negli anni 90 si è verificato , però, un cambiamento di impostazione e si è cercato di rilanciare i vitigni autoctoni tradizionali che non erano certo spariti dalle campagne.
Se in queste zone, come in tutta la Campania, i vitigni autoctoni sono largamente diffusi come il Greco, il Piedirosso, il Biancolella, Il Coda di Volpe, lo Sciascinoso, il Tintore… ecc, Fiano e Aglianico rimangono però i principali interpreti del territorio, quelli che danno una resa migliore.Fiano e Aglianico prodotti in Cilento sono vini possenti e morbidi che ricordano il sole e la forza della terra che esprimono.
Il Fiano è erede dell’antico vitigno Apianum da cui derivarono i grandi bianchi dell’antichità classica.Oggi è diffuso in Irpinia, in Molise ed in Puglia.
L’Aglianico deriva dai termini Vitis Ellenica, un vitigno introdotto in Campania dagli antichi Greci e da qui diffusasi in Puglia e Basilicata.
I Romani con quest’uva producevano il loro vino più famoso, il Falernum che, come Falerno Doc è prodotto ancora oggi sulle pendici dei monti Massicani, nel nord della regione.Dà luogo a vini che si sono rivelati tra i più interessanti e longevi in Italia perché di notevole corpo, con buona acidità e componente tannica, di buona struttura, vini che, con l’invecchiamento acquistano grande eleganza e finezza di profumi.
Il Cilento è anche terra da buona coltivazione di vitigni internazionali.
Le Aziende vinicole più importanti della zona:
Az. Giuseppe Apicella Costa di Amalfi
Tenuta San Francesco Costa di Amalfi
Az. Reale Costa di Amalfi
Marisa Cuomo Costa di Amalfi
O’ Cammariello Costa di Amalfi
Le Vigne di Raito Costa di Amalfi
Borgo Giulia Corbara Salerno
Villa Lupara Cava dei Tirreni
Az. Monte Vetrano Monti Picentini
Az. Vuolo Monti Picentini
Az. Lunarossa vini e passione Monti Picentini
Az.Terre di Vento Monti Picentini
Az. Polito Vincenzo Cilento
Az. I vini del Cavaliere Cilento
Az. Luigi Maffini Cilento
Az. Alfonso Ruotolo Cilento
Az. San Salvatore 1988 Cilento
Az. Verrone Viticoltori Cilento
Az. Cobellis Cilento
Cantine Barone Monti Picentini
Casa di Baal Monti Picentini


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