martedì 5 marzo 2013

L'OSTERIA CARIALOSO AD ACQUI TERME





Acqui terme è una gradevole cittadina che sorge nella zona sud-orientale dell'alto Monferrato, sulla sponda sinistra del fiume Bormida che si estende, tra colline dolcemente ondulate e coltivate a vigneto, verso la pianura di Alessandria.
Qui, attrattiva turistica è certamente la Piazza della Bollente, sul lato del centralissimo corso Italia, dove, al centro della piazza, un'edicola marmorea realizzata nel 1879 dall'architetto Giovanni Cerutti sgorga l'acqua bollente e curativa: 560 litri al minuto a 74,5 C° di un'acqua sulfureo-salso-bromo-iodica.
Una leggenda narra che i bambini appena nati fossero portati alla fonte per esservi immersi per un attimo: se ne uscivano vivi, meritavano l'appellativo di "sgaientò", ossia scottati, temprati per la vita.

Alle spalle della “Bollente”, il nucleo più antico è il Borgo Pisterna, adiacente al Borgo Nuovo e al Borgo San Pietro: rappresentano assieme l'attuale centro della città,ricco di ristoranti e bar di degustazioni ed aperitivi; al di là del fiume Bormida si è sviluppata invece la zona termale e dei Bagni, con l'Hotel Antiche Terme e comprendente un parco, stabilimenti termali e numerosi alberghi.

In questa regione,la cucina è piemontese ma dà una strizzata d’occhi alla Liguria, perché tra Acqui, Ovada, Masone e la Liguria la distanza è poca e ci sono sempre stati rapporti e legami stretti, dalla antica via del sale che spingeva i mercanti medievali a dirigersi nell’entroterra a quella della farina e delle patate che spingeva i liguri ad acquistare cibi di prima necessità, specialmente in tempo di guerra e a scambiare merci.
Tra le merci liguri le acciughe salate,il merluzzo essiccato sono diventati componenti della cucina locale ed alcune ricette sono state riprese e rielaborate e sono riprodotte in maniera un pò diversa nelle due regioni; mi riferisco alle trippe in umido, alla farinata, una torta salata di farina di ceci gustosissima, in Liguria prodotta croccante e secca, in Monferrato prodotta spessa e saporita con aggiunta di spezie ed erbe quali il pepe ed il rosmarino.


L’OSTERIA CARIALOSO si trova nella centrale via Manzoni, alle spalle della Bollente ; prende il nome da un vitigno, dimostrandosi già in questo originale, in quanto Caricalasino era un vitigno autoctono a bacca bianca di probabili origini liguri per le numerose analogie con il pigato ed il vermentino che, dopo la distruzione dei vigneti provocata dalla fillossera,venne trapiantato in Piemonte ,in particolare nelle province di Alessandria e Novara ed il cui nome potrebbe derivare dal fatto che nell'Acquese, a causa delle colline impervie, era necessario trasportare l'uva a dorso d'asino.

L’ambiente dell’Osteria è gradevole, caldo e un po’ retro’… l’accoglienza è calorosa ed il giovane proprietario del Carialoso è gentile e disponibile a consigliarci piatti tipici e vini in abbinamento.
I vini (meraviglia!) sono serviti anche al bicchiere e questo ci offre la possibilità di assaggiarne più di uno; intanto il Caricalasino, vino tipico , un bianco fresco e beverino e poi altri, tipici della zona, famosa per Dolcetto e Barbera.

La carta dei vini è ricca e di ottima scelta, qui troviamo i piemontesi migliori di ottime aziende e di buone annate.
Il menù è una sintesi di ricette del luogo che creano l’imbarazzo della scelta:
tra gli antipasti la carne cruda di fassone, i peperoni con le acciughe, tipici del posto, tra i primi gli agnolotti e i tajarin, a dimostrazione che la pasta fresca da queste parti è un fiore all’occhiello, tra i secondi lo stufato al barbera e i bolliti col bagnetto; la degustazione di formaggi locali è ricca ed esaltata dall’abbinamento proposto con un wisky invecchiato in botti di rovere. Eccellente!
I dolci sono fatti in casa e le grappe provenienti da uve di vigneti locali.
Un posto dove certamente ritorneremo!

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