giovedì 22 ottobre 2015

PROMETTENTI PREMIER CRU' DI BORGOGNA


Sette Premier Cru, sette vini creati da giovani produttori di Borgogna che hanno dimostrato di saper combinare tradizione e innovazione mantenendo, se non innalzando, la qualità universalmente riconosciuta ai vini di uno dei luoghi più vocati al mondo per la produzione vitivinicola, il regno dello Chardonnay e del Pinot Noire, in una regione francese che esprime l’eccellenza e l’essenza di tutto quanto questi vitigni possono offrire.
In degustazione:
- Domaine Faiveley - Meursault 1er Cru "Charmes" 2008
- Domaine Nicolas Rossignol - Volnay 1er Cru "Chevret" 2010
- Domaine Jean Fournier Marsannay Clos de Roy 2012
- Domaine Taupenot Merme AOC Chambolle - Musigny 2009
- Domaine Denis Mortet Marsannay "Les Longeroies" 2009
- Domaine Thibault Liger Belair Nuits St. Georges "Les Charmotte" 2007
- Domaine Bruno Clavelier Vosne Romanée 1er Cru "Les Haut Maizieres" 2009

Una serata che ha lo scopo valorizzare dei grandi vini che saranno sempre piu importanti – dice Vito Intini conduttore della serata con Christian Roger per Onav Milano – “ con vini di giovani e promettenti produttori. Una Borgogna molto interessante ma acquistabile”.
Punto di passaggio, fin dall’antichità, tra il nord Europa ed il Mediterraneo, la Borgogna presenta una storicità vitivinicola carica di valore e di tradizione.
La nozione di terroir nasce storicamente proprio in Borgogna con un solo vitigno il Pinot Nero che riesce ad avere una caratteristica non ripetibile in nessun luogo al mondo e la diversità è dovuta appunto al climat.
La firma del terroir è presente in Borgogna la cui storia vinicola nasce all’epoca dei Romani che qui intrapresero l’uso gallico del legno per la maturazione del vino.
Fu prodotto in Borgogna, quindi, il primo vino secco la cui produzione venne poi imitata dai monaci, prima Benedettini e poi Cistercensi, che coltivarono la vite in zone specifiche e le definirono per le loro caratteristiche, segnando in questo modo i “climat” di maggior o minor pregio.
Il primo terroir venne delimitato nel 632 con Chambertin Close de Beze , due secoli prima di Carlo Magno.
i duchi di Borgogna, poi, proseguirono con la coltivazione del Pinot Noire, vitigno che qui raggiunge l’eccellenza.
Se il 1800 non fu un grande secolo per la Borgogna per malattie della vite, guerre,ecc, il ventesimo secolo fu migliore soprattutto dalla metà degli anni Ottanta quando alcuni personaggi del mondo del vino divennero propulsori anche per gli altri, al fine di risollevare il livello qualitativo della produzione.
Qui, l’uva trova terreni freschi, dove l'acqua non manca mai, ma che non ristagna. Se si guarda la cartografia della "Cote d'Or", la parte più prestigiosa della Borgogna, ci si accorge che in pianura ci sono le denominazioni minori (regionali, comunali), ma, salendo a inizio collina si trovano i Premier Cru, a seguire i Grand Cru’ e, infine, sulla sommità, nuovamente da Premier Cru.
Le viti vengono coltivate con una densità di 8-10 mila piante per ettaro, ossia sono molto fitte, con altezza massima di 40 cm, e forma di allevamento Guyot. Nei Grand Cru’ esse vengono potate cortissime e la resa è, in genere, dovrebbe di 30 ettolitri per ettaro.
1)Domaine Faiveley - Meursault 1er Cru "Charmes" 2008
Un colore giallo chiaro brillante. Molto gradevole il naso espressivo e complesso che si apre con note floreali e leggermente legnose. L'attacco è schietto e rivela un vino pieno e armonico al palato, con bella vivacità, una buona persistenza al palato e aromi molto duraturi.
100% Chardonnay.
2)Domaine Nicolas Rossignol - Volnay 1er Cru "Chevret" 2010
Pinot Noire da uve allevate in un clima molto favorevole su dolci pendii nel cuore della collina, su terroir ricco di pietre calcaree e terreno argilloso con un buon drenaggio.
Nicolas Rossignol organizza raccolta manuale in piccole casse di 8 kg per preservare adeguatamente la frutta prima di un'attenta selezione, attua una vinificazione tradizionale e una lunga maturazione, 20 mesi in botti di rovere.
Eleganza, razza e finezza sono le parole giuste per questo Premier Cru.
Pinot Noire.
3)Domaine Jean Fournier Marsannay Clos de Roy 2012
Clos du Roy è uno dei migliori vigneti del villaggio e produce vino che possiede profondità e complessità. Ricco, pieno, con sapori sottilmente dolci e con un ottimo equilibrio generale.
Pinot Noire.
4)Domaine Taupenot Merme AOC Chambolle - Musigny 2009
Vino rosso di seta, prodotto da uve Pinot Noire, cresciuto negli spazi aperti di Chambolle Musigny. Dopo una raccolta manuale, le uve sono inviate alla cantina e sottoposte a un'attenta selezione. La fermentazione avviene tra i 15 e i 20 giorni in serbatoi di acciaio inox, dotato di un sistema di controllo della temperatura. Vino affinato per 12 mesi in botti di rovere di Allier.
Pinot Noire.
5)Domaine Denis Mortet Marsannay "Les Longeroies" 2009
Rosso rubino. Al naso il frutto è elegantissimo e si tratta di piccoli frutti di bosco, con un lieve sentore vanigliato e pepato. In bocca è pieno, con un notevole equilibrio, moderatamente tannico ma abbastanza da rendere il finale asciutto e molto persistente.
Les Longeroies” è affinato in legni vecchi, che non cedono sostanze al vino ma favoriscono solo la sua maturazione nel tempo. Un ottimo esempio di eleganza.
Pinot Noire.
6)Domaine Thibault Liger Belair Nuits St. Georges "Les Charmotte" 2007
Di profilo aromatico austero con bel sentore fruttato e una speziatura sapiente ed austera, note di liquirizia. Potente al naso.
Pinot Noire.
7)Domaine Bruno Clavelier Vosne Romanée 1er Cru "Les Haut Maizieres" 2009
I vini di Clavelier sono vini di terroir realizzati con grande attenzione ai dettagli sia in vigna e in cantina. L'espressione del terroir è essenziale per Bruno Clavelier.
Pinot Noire.
Come ha commentato Christian Roger – “Quando si apre la porta del Pinot Noire, tutte le altre porte si chiudono”.

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