domenica 16 dicembre 2012

I VINI DOLCI DELLE FESTE:LA MALVASIA DI CASORZO D'ASTI


Parliamo ora dei vini dolci prodotti in Piemonte, grande produttore di vini da dessert ed , in particolare,della MALVASIA DI CASORZO D'ASTI DOC.
Vino rosso rubino vivace che,benchè coltivata in un'area molto limitata e, quindi, di minor importanza economica,rispetto agli altri vitigni della zona,quali Freisa, Grignolino e Barbera, è stata oggetto, negli ultimi anni di una crescente attenzione a livello commerciale.


Con le uve di questa qualità vengono preparati:
CASORZO o MALVASIA DI CASORZO tappo raso
color rubino,aroma caratteristico e fragrante,sapore dolce, lievemente aromatico;
CASORZO o MALVASIA DI CASORZO spumante
colore rosato,profumo floreale,sapore aromatico e morbido
PASSITO di MALVASIA DI CASORZO,ovviamente di maggiore titolo alcolometrico,15°.
La composizioneè al 90% di Malvasia e per il 10% di un uvaggio di Freisa,Grignolino e Barbera.


Presente in Monferrato dal XIII secolo,è orgoglio del comune omonimo, sito nel basso Monferrato al confine tra le province di Asti e Alessandria. Si tratta di un terroir costituito da basse colline e valli piuttosto ampie, con terreni molto ricchi di calcare, favorevoli alla produzione di vini dai profumi particolarmente fini.La Malvasia viene coltivata esclusivamente in quella zona e su estensioni limitate, meno di 60 ettari e rappresenta una vera rarità enologica,una delle 17 qualità di vitigni importati dai Veneziani dal Peloponneso e, quindi, di origine ellenica.

Non si sa con certezza da quanto tempo questa Malvasia sia coltivata in zona,certamente risulta presente già dal XIII secolo, mentre notizie sulla coltivazione di altre malvasie a bacca nera in Piemonte risalgono alla fine del sedicesimo secolo, per esempio la Malvasia di Schierano.


Come si otteneva questo vino tradizionalmente?
Impiegando una tecnologia analoga a quella della produzione del moscato: filtrando e rifiltrando per più volte il mosto e utilizzando i cosiddetti "sacchi olandesi", filtri a sacco in cotone, con lo scopo di trattenere i lieviti e le sostanze azotate naturalmente presenti nelle uve di cui essi si nutrono.
Le tecnologie attuali prevedono il blocco della fermentazione intorno ai 5 gradi alcolici attraverso centrifugazione, filtrazione e infine refrigerazione.
La scelta di ottenere un vino di questa gradazione non è casuale: bisogna infatti cercare il giusto equilibrio di dolcezza, colore e aromaticità. A differenza del Moscato che ha nel linalolo il suo aroma principale, le sostanze aromatiche presenti nell'uva Malvasia di Casorzo, sono per lo più rappresentate dal geraniolo, terpene che viene facilmente metabolizzato dai lieviti.

E’ fondamentale perciò bloccare la fermentazione per mantenere il profumo tipico di questo vino, che ricorda molto la rosa. D'altra parte un minimo contenuto alcolico è fondamentale per ottenere una buona estrazione del colore e non è un vino facile da vinificare.
Al fine di ottenere uno spumante dolce, in modo analogo alla produzione dell'Asti Spumante, si mantiene una parte del mosto completamente dolce, bloccando la fermentazione immediatamente e mantenendolo in vasche refrigerate.
Quando si vuole ottenere lo spumante si accorpa una parte di questo mosto al vino base e si riattiva la fermentazione fino ai 7 gradi di alcol e minimo 1,7 bar di pressione.

E’ un vino gradevolissimo,con un invitante colore rosso rubino carico, più delicato nella versione spumante, e un profumo intenso di cui i principali descrittori sono l'albicocca,il lampone e soprattutto la rosa, che contraddistingue maggiormente questo vitigno. Inoltre, a differenza di molti altri vini della stessa tipologia, presenta un’importante dotazione di tannini che equilibrano il gusto dolce evitando la percezione di sensazioni stucchevoli.
Questi vini vanno consumati al massimo entro due anni dalla vendemmia,soprattutto se si vuole apprezzare il loro corredo aromatico.
A tavola si abbina molto bene con svariati tipi di dolce, in particolare con quelli tipici della sua zona di origine come i crumiri casalesi e la torta di nocciole alla piemontese.






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